sabato 11 maggio 2013

ALTRI FRUTTI DELLA SOLITUDINE...



La  morte non è ché attraversare il mondo, come gli amici attraversano i mari; continuano a vivere l'uno nell'altro.
Poiché devono essere presenti, amare e vivere ciò che è onnipresente.
In questo divino specchio si vedono faccia a faccia; e il loro riflesso è libero e puro.
Questo è il conforto degli amici: che, pur se si possono dir morti, la loro amicizia e compagnia sono, nel miglior senso, sempre presenti, poiché immortali.

( William Penn )







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